L’artista Raphaël Barontini reinterpreta la Storia, con un’attenzione particolare alle vicende africane e caraibiche, attraverso narrazioni fluide e dinamiche. Il suo lavoro fonde tecniche contemporanee con materiali d’archivio, esplorando la figurazione e la tradizione della pittura classica. La sua mostra al Palais de Tokyo presenta una selezione di opere recenti e creazioni inedite, tra dipinti, costumi e tessuti, esposti in una scenografia originale ispirata all’architettura del Palais Sans Souci di Haiti. L’allestimento è accompagnato da una composizione sonora del poeta e produttore musicale Mike Ladd, che arricchisce l’esperienza immersiva. La mostra propone una narrazione articolata, in cui reale e immaginario si intrecciano, offrendo una visione rinnovata degli immaginari collettivi. Il titolo, Somewhere in the Night, the People Dance, riprende un passaggio dall’opera teatrale The Tragedy of King Christophe di Aimé Césaire. Scritto nel 1963, il testo affronta le sfide della nascita di una nuova nazione haitiana dopo la lotta contro la schiavitù e il colonialismo francese nel XVIII secolo. Al centro della vicenda vi è la figura complessa di Henri Christophe, generale della rivoluzione haitiana e autoproclamato re, artefice della costruzione del Palais Sans Souci.
La storia di Charles Frederick Worth (1825 - 1895) e della leggendaria casa di haute couture, che lo stilista inglese aprì al numero 7 di Rue de la Paix. Una mostra che riunisce più di 400 opere - abiti, oggetti e accessori, dipinti, arti grafiche - per raccontare la storica maison.
All'inizio del secolo, Berthe Weill si è impegnata a sostenere gli artisti con lo slogan "Place aux jeunes" ("Fate largo ai giovani"), che era stampato sui suoi biglietti da visita. Da Picasso a Modigliani, Weill ha preso parte al riconoscimento del Fauvismo.
Una mostra dedicata all'artista italiana Artemisia Gentileschi (1593 - 1656). Donna dal destino straordinario, protagonista della pittura caravaggesca, Artemisia è una delle rare artiste dell'epoca moderna ad aver raggiunto fama internazionale in vita e a poter vivere della sua pittura.
In questa mostra il Petit Palais svela l'ampiezza e la diversità della sua collezione di disegni di gioielli, che copre più di un secolo di design, dalla seconda metà del XIX secolo alla metà del XX secolo.