Programma: Mar 11 - 21 | Mer - Dom 11 - 19 | Lun chiuso
Biglietti: 12 € | 9 €
Luogo: Jeu de Paume
Indirizzo: 1 Place de la Concorde
La mostra alla Jeu de Paume di Parigi presenta un’esplorazione critica dell’impatto dell’intelligenza artificiale sulla produzione artistica e sulla percezione del mondo riunendo oltre 50 artisti internazionali - tra cui Trevor Paglen, Hito Steyerl, Agnieszka Kurant, Christian Marclay e Joan Fontcuberta - che utilizzano l’IA per interrogare le trasformazioni culturali, sociali ed ecologiche in atto. La mostra si articola in due sezioni principali: la prima dedicata all’IA analitica, che comprende sistemi di visione artificiale e riconoscimento facciale, e la seconda focalizzata sull’IA generativa, capace di produrre testi, immagini, suoni e video. Attraverso opere digitali, installazioni immersive, video generativi e cyanotipie, gli artisti esaminano temi come la sorveglianza tecnologica, il lavoro invisibile dei “click workers”, l’impatto ambientale dell’estrazione di dati e le nuove estetiche algoritmiche. Elementi distintivi dell’esposizione sono le “time capsule”, vetrine concepite come cabinet de curiosités, che collegano le attuali trasformazioni tecnologiche a una prospettiva storica, presentando dispositivi tecnici, fotografie e diagrammi che illustrano la genealogia dell’automazione e della computazione.
Il Renoir nascosto: il segno che dà forma al colore
Il Musée d’Orsay dedica una mostra al Renoir disegnatore, con un centinaio di opere su carta provenienti da collezioni internazionali. Dalla formazione accademica agli ultimi anni, l’esposizione rivela il ruolo centrale del tratto e della sanguigna nel processo creativo dell’artista impressionista.
La collezione di disegni del Pompidou rivive al Grand Palais
Una collezione sterminata di disegni del Centre Pompidou rivela la metamorfosi di un medium senza confini. Dal 16 dicembre al Grand Palais, Dessins sans limite racconta la libertà del segno moderno e contemporaneo.
Il 16 e 17 dicembre 2025 la Accor Arena di Parigi ospita Lamomali, progetto musicale creato da Matthieu Chedid con artisti maliani come Fatoumata Diawara e Balla Diabaté. Tra kora, pop e rock, il collettivo unisce tradizione africana e linguaggi contemporanei, celebrando la memoria di Toumani Diabaté.
Sul palco della Défense Arena, la più grande d’Europa, gli Iron Maiden offriranno ancora una volta ciò che meglio li rappresenta: la fusione tra musica, narrazione e immaginario, in un’esperienza che va oltre il concerto e diventa un atto di fedeltà reciproca tra la band e il suo pubblico.