Delahaye, quando il reporter diviene un artista

Delahaye, quando il reporter diviene un artista
#Exhibitions
Luc Delahaye, Récolte, 2015, 30 × 39.2 cm, Stampa a getto d'inchiostro, Edizione di 15 copie (+ 2 E.A.) numerate e firmate | © Luc Delahaye & Galerie Nathalie Obadia

La prima retrospettiva dopo 20 anni a Parigi dedicata al fotografo francese Luc Delahaye, un artista che fonde fotogiornalismo e arte contemporanea. Dopo una carriera come reporter di guerra negli anni ’90 e una collaborazione con l’agenzia Magnum, Delahaye ha orientato la sua pratica verso il grande formato e l’esposizione museale, mantenendo un forte collegamento al linguaggio documentaristico. Le sue immagini, spesso di dimensioni monumentali e realizzate in colori intensi, affrontano eventi e scenari che spaziano dalla guerra in Iraq e in Ucraina alle crisi ad Haiti e in Libia, fino a conferenze internazionali come quelle dell’OPEC e della COP. Le fotografie di Delahaye si distinguono per la loro composizione meticolosa: alcune sono scatti unici, altre risultano da processi digitali complessi che combinano decine di frammenti in un’unica immagine. In ogni caso, l’obiettivo è una rappresentazione del reale che non cerca di dimostrare, ma di mostrare, lasciando spazio a una “unità silenziosa” tra osservatore e soggetto. La mostra comprende circa quaranta opere, una video-installazione e nuove creazioni documentarie realizzate appositamente per l’occasione ed offre una panoramica su oltre venticinque anni di lavoro di Delahaye.
Paolo Mastazza - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Hotel Paris