Exclusive offers and news in Rome

Oltre il nero: la memoria scolpita di Güneştekin
#Exhibitions
Ahmet Güneştekin, Angeli buffi, 2020, Tecnica mista,  270 × 390 × 30 cm | Courtesy Ahmet Güneştekin

Immaginate una parete alta quattro metri, nera come la cenere, costruita con oggetti quotidiani recuperati tra le macerie: cucchiai, scarpe, frammenti di finestre, vite. È questa l’opera totemica di Ahmet Güneştekin, artista turco di origini curde, che nella mostra YOKTUNUZ (Eravate assenti) intreccia miti antichi e ferite contemporanee, in un confronto emozionante con i capolavori della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Le sue installazioni e sculture - potenti, vibranti, stratificate - sono un viaggio simbolico nell’anima del Mediterraneo, dalla Mesopotamia all’Anatolia, tra leggende sepolte e dolori collettivi. Ma dietro ogni lavoro pulsa un’urgenza politica: raccontare chi è stato dimenticato. Minoranze, migranti, popoli in fuga, assenze che pesano come il nero che domina la sua estetica formale, in contrasto struggente con i bianchi assoluti del Canova a cui l’artista dialoga frontalmente. Güneştekin non espone solo arte: mette in scena una tensione. Tra bellezza e rovina, passato e presente, Storia ufficiale e memorie negate. Un invito a guardare - e ricordare - senza distogliere lo sguardo.
Viola Canova - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Hotel Roma