Kevork Mourad: l'arte è una porta di accesso alla memoria

Kevork Mourad: l'arte è una porta di accesso alla memoria
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Kevork Mourad. When Time Was Like a River | Foto: Mengqi Bao | Courtesy Kevork Mourad / Perrotin Gallery

È il dialogo con la storia a guidare la mano di Kevork Mourad, artista di origini armeno-siriane e oggi cittadino di New York. Ogni segno è un tratto irreversibile del passato che si solidifica nel presente. La sua arte è intrisa di storie di territori distrutti, per non dimenticare mai la devastazione di una guerra mai finita. Il cuore della mostra è Memory Gates, un'installazione immersiva in tessuto completata nel 2020. Sospesa nello spazio, Memory Gates invita gli spettatori ad entrare, muovendosi attraverso corridoi ed arcate che ondeggiano sottilmente con la loro presenza. Qui, la storia non è semplicemente osservata, ma abitata. L'opera riecheggia Aleppo, la casa d'infanzia di Mourad, così come l'antica Babilonia e la Porta di Ishtar, popolata da cavalli, galli e altri animali. La scrittura che si snoda attraverso la composizione è una fusione di arabo e armeno, una lingua che non è né l'una né l'altra ed entrambe. Il tessuto stesso ricorda un dispositivo di protezione: durante la guerra civile siriana, vasti teli di stoffa venivano sospesi sulle strade per proteggere i civili dai cecchini.
Viola Canova - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Hotel Shanghai