Talenti cinesi alle due Biennali più importanti della stagione europea: Venezia e Lione

Talenti cinesi alle due Biennali più importanti della stagione europea: Venezia e Lione
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Nel corso degli ultimi decenni l’arte contemporanea cinese è passata dall’essere un fenomeno marginale e spesso preso in considerazione per la sua vena esotica all’essere una componente fondamentale del sistema dell’arte globale: artisti, collezionisti, istituzioni cinesi hanno creato nuove rotte per l’arte internazionale, cercando di andare al di là di stereotipi e definizioni semplicistiche. La partecipazione di diversi artisti cinesi a due delle Biennali più importanti al mondo non è casuale. Lu Yang (1984), Shuang Li (1990), Zheng Bo (1974) - parte dell’attuale Biennale di Venezia 59. Esposizione Internazionale d’Arte - Il latte dei sogni a cura di Cecilia Alemani - si inseriscono perfettamente in una biennale che presta particolare attenzione al corpo, all’identità, all’interazione tra uomo e natura, alla ridefinizione dell’umanità nella sfera reale e in quella virtuale. I giovani talenti di Shanghai Zhang Ruyi (1985) e Zhang Yunyao (1985) saranno tra i protagonisti della prossima Biennale di Lione - Manifesto of Fragility che inaugura a settembre. Zhang Ruyi trova ispirazione nel quotidiano, nel senso di precarietà del tessuto urbano e sociale in costante metamorfosi della Cina contemporanea e traduce le proprie riflessioni in installazioni, spesso site-specific, che evidenziano lo scorrere del tempo e la transitorietà delle esperienze. Zhang Yunyao, invece, crea opere di feltro, che integrano fisicità e impalpabilità invitando lo spettatore a vedere con occhi nuovi i soggetti rappresentati e le loro diverse modalità di esistere.
Manuela Lietti - © 2022 ARTE.it per Bulgari Hotel Shanghai