Crashing Exercises: la caduta come metafora del presente

Crashing Exercises: la caduta come metafora del presente
#Exhibitions
Dai Zhankun, Liquid Faith, 2025, Alluminio, 50 × 50 × 200 cm | Courtesy Vanguard Gallery | © Dai Zhankun

Quindici installazioni costruite con rottami di aerei militari trasformano la galleria in un paesaggio post-bellico. Dai Zhankun esplora la sottile invasione della logica bellica nel quotidiano, partendo dall’osservazione dei confini sempre più labili tra aviazione civile e militare. Nei suoi lavori, la guerra non si mostra apertamente, ma si insinua nei dettagli: un serbatoio da caccia a reazione si fonde con uno schermo per istruzioni di volo, caricatori di munizioni diventano cartucce per panna montata.
Con assemblaggi di materiali recuperati e oggetti stampati in 3D, l’artista dà corpo ad un mondo in cui le tecnologie nate per il conflitto si integrano nella nostra routine, mascherate da progresso o sicurezza. Ogni opera diventa un frammento di una riflessione più ampia sul modo in cui la violenza si addomestica, si normalizza e si mimetizza. In questo paesaggio disarticolato e familiare, Dai Zhankun ci invita a chiederci se volare significhi davvero elevarsi, o solo ritardare la caduta.
Viola Canova - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Hotel Shanghai