L’arte ai margini conquista Shanghai

L’arte ai margini conquista Shanghai
#Exhibitions
Courtesy Power Station of Art, Shanghai

Un viaggio al margine dell’arte ufficiale approda a Shanghai: la Power Station of Art ospita la prima grande mostra in Cina dedicata all’Art Brut. Con 259 opere di 52 artisti, l’esposizione intreccia creazioni della Collection de l’Art Brut di Losanna con lavori di quattro autodidatti cinesi, aprendo una finestra su un universo creativo che rifugge ogni regola. Il termine Art Brut, coniato da Jean Dubuffet, indica l’arte di outsider che operano al di fuori dei circuiti accademici e del mercato: figure isolate o ribelli, capaci di inventare linguaggi personali, spesso visionari. Nelle sei sezioni della mostra, l’immaginazione si alterna alla concretezza, mostrando come la necessità di creare diventi un rifugio spirituale e un atto di resistenza. Accanto a pionieri come Adolf Wölfli e Aloïse Corbaz, emergono artisti più recenti, tra cui Judith Scott e la cinese Guo Fengyi, il cui lavoro funge da ponte ideale tra Losanna e Shanghai. Documenti, filmati e ambienti ricostruiti completano il percorso, rendendo omaggio a Dubuffet e alla sua intuizione: che il vero nucleo dell’arte si nasconda dove meno lo si aspetta, lontano da definizioni e riconoscimenti ufficiali.
Viola Canova - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Hotel Shanghai