Il mistero dei paesaggi acquatici di Monet

Il mistero dei paesaggi acquatici di Monet
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Per l’autunno del 2024 Tokyo ospiterà al The National Museum of Western Art una nuova grande mostra dedicata al Maestro dell’Impressionismo francese Claude Monet e ai suoi paesaggi d’acqua. Il ciclo delle Ninfee occupò Claude Monet per quasi tre decenni, dalla fine degli anni Novanta dell'Ottocento fino alla sua morte nel 1926, all'età di 86 anni. Questo ciclo si ispira al giardino acquatico che Monet realizzò nella proprietà della sua casa a Giverny in Normandia. Culminò negli ultimi grandi pannelli donati da Monet allo Stato nel 1922 e visibili al Musée de l'Orangerie dal 1927. La parola nymphéa deriva dal greco numphé, ninfa, e prende il nome dall'antica mitologia che attribuisce la nascita del fiore ad una ninfa morta d'amore per Ercole. Questo è in realtà il termine scientifico per una ninfea. Il famoso stagno delle ninfee ha ispirato Monet a creare un'opera titanica composta da quasi 300 dipinti, tra cui più di quaranta pannelli di grande formato. Dipinti dove il tema dell’acqua, della luce e dei colori è frutto di un'incessante ricerca da parte del grande pittore francese.
Paolo Mastazza - © 2023 ARTE.it per Bulgari Hotel Tokyo