Quando Shimizu Takashi era un pittore

Quando Shimizu Takashi era un pittore
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Da grande Shimizu Takashi voleva fare il pittore, ma il destino ha voluto che sia passato alla storia come il principale scultore moderno del Giappone. I contatti che ebbe in Francia, durante gli anni di studio, gli cambiarono la vita.  Tra tutti l’incontro con Bourdelle fu fondamentale perché gli svelò le meraviglie dell’arte in tre dimensioni che Shimizu Takashi abbracciò con grande passione. Continuò a dipingere con un discreto successo, diventando, ad esempio, il primo artista giapponese ad esporre dipinti e sculture al Salon d'Automne. La mostra allestita all’Artizon Museum si concentra su diciassette nuove acquisizioni concluse dalla Fondazione Ishibashi, mettendo in risalto i dipinti di Shimizu realizzati durante il suo soggiorno in Europa. La fondazione vanta una collezione di oltre 3.000 opere tra cui alcuni importanti lavori degli Impressionisti francesi della seconda metà del XIX secolo, dipinti moderni del Novecento realizzati da artisti europei e giapponesi, e dipinti astratti del dopoguerra, oltre ad alcuni capolavori dell’arte antica asiatica e greco-romana.
Paolo Mastazza - © 2024 ARTE.it per Bulgari Hotel Tokyo