Tomie Ohtake, astrazione naturale

Tomie Ohtake, astrazione naturale
#Art
Tomie Ohtake, Senza titolo, 1983 | © Tomie Ohtake | Courtesy Pace Gallery

Una mostra dedicata a Tomie Ohtake ripercorre l’evoluzione dell’artista giapponese naturalizzata brasiliana, tra le figure più originali dell’astrazione del Novecento. Nata a Kyoto nel 1913 e trasferitasi in Brasile nel 1936, Ohtake ha sviluppato una ricerca capace di coniugare rigore formale e libertà sperimentale, muovendosi tra pittura, incisione e scultura. Le sue opere evocano fenomeni naturali e cosmici, paesaggi e topografie del Brasile, attraverso un equilibrio sottile tra forme organiche e geometrie strutturate. La rassegna presenta otto dipinti realizzati tra il 1963 e il 2004 e una scultura in acciaio verniciato del 2013, una struttura tubolare che sembra danzare nello spazio e riflette la capacità dell’artista di infondere movimento e vitalità in forme essenziali. Ohtake è nota anche per le sue grandi opere pubbliche, come la monumentale scultura gialla Infinity, installata vicino alla sede della galleria, che testimonia la sua influenza sulla scultura urbana contemporanea. Le tele in mostra evidenziano la progressiva trasformazione del suo linguaggio visivo, il passaggio da una tavolozza intensa e materica a superfici più rarefatte e meditate, dove il colore diventa pura vibrazione e la composizione una finestra su mondi interiori. Artista indipendente, Ohtake non aderì mai ad un movimento preciso, preferendo mantenere una libertà di ricerca che le permise di attraversare decenni di avanguardie senza mai ripetersi. L’esposizione offre uno sguardo sintetico ma intenso su un percorso che ha contribuito a definire il volto dell’arte moderna brasiliana, attraverso una sensibilità capace di unire le radici giapponesi all’energia della sua terra d’adozione.
Paolo Mastazza - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Hotel Tokyo