Indirizzo: Meguro City, Mita, 1 Chome−13−3, Tokyo 153-0062
Luigi Ghirri (1943–1992) è stato un pioniere della fotografia italiana, capace di trasformare il paesaggio quotidiano in una narrazione poetica e concettuale. Nato a Scandiano, in Emilia-Romagna, Ghirri iniziò la sua carriera negli anni ’70, esplorando il confine tra realtà e rappresentazione. La sua visione si distingue per un approccio intimo e analitico, caratterizzato da colori delicati, inquadrature studiate e una sensibilità capace di rivelare l’invisibile nel familiare. Attraverso fotografie di cartoline, insegne, vetrine e paesaggi periferici, Ghirri ha ridefinito il linguaggio visivo contemporaneo, ponendo domande sulla percezione e sulla memoria. Il suo lavoro, ispirato all’arte concettuale e alla pittura rinascimentale, ha avuto un impatto profondo sulla fotografia internazionale. L’esposizione al Tokyo Photographic Art Museum celebra il suo sguardo unico, offrendo un viaggio nella sua estetica raffinata e nella sua capacità di trasformare il banale in meraviglia.
Gran finale per il Studio Ghibli Film Concert di Joe Hisaishi
Il Tokyo Dome ospiterà l'evento conclusivo del tour mondiale di Joe Hisaishi, intitolato Studio Ghibli Film Concert Tour Final. Questo concerto celebrativo vedrà il celebre compositore giapponese dirigere la Royal Philharmonic Orchestra in un'esecuzione dal vivo delle sue iconiche colonne sonore per i film dello Studio Ghibli.
Una mostra dedicata a Osamu Tezuka (1928 - 1989), figura fondamentale nella storia del manga e dell'animazione giapponese, raccontata attraverso una selezione di opere originali, schizzi e materiali d'archivio.
Un altro blockbuster hollywoodiano diventa un musical. È Back to the Future adattato per il palcoscenico dai creatori del film Bob Gale (trilogia Ritorno al Futuro) e Robert Zemeckis (Forrest Gump). Diretto dal Tony Award John Rando.
Seated Lady (1929) è un'opera importante, la prima che fatto conoscere al mondo lo "Stile Yasui". Una mostra che introducele continue trasformazioni dell'opera di Yasui Sotaro dal suo periodo in Europa fino all'ultimo anno della propria vita.