Una bevanda che è leggenda, l’arak può essere identificata con Bali, ne rappresenta la tradizione, la religiosità e la storia, non a caso è stata scelta come uno dei souvenir per i partecipanti al vertice del G20 di Bali del 2022. L’arak svolge un ruolo socialmente e culturalmente importante nell’Isola degli Dei, viene usato nelle cerimonie religiose e appartiene ai momenti intimi familiari ed alle riunioni tra amici dove di solito viene versato in un unico bicchiere usato da tutti. Visto l’alto grado alcolico si può trovare l’arak in diversi tipi di cocktail nei ristoranti, nei bar o nei club. Sembra che il suo uso risalga all'Era Majapahit (1293-1527) e che sia stata l'invasione mongola a portare l'arak e la tecnologia di distillazione a Giava. Designato come uno dei Patrimoni Culturali Immateriali indonesiani nel 2022, l’arak è il risultato di un lungo processo di fermentazione e distillazione della linfa degli alberi da cocco o di palma o in generale di quello che offre la vegetazione locale. La sua gradazione alcolica varia dal 20% ad un potente 50%. Legato inizialmente ad una produzione casalinga è stato legalizzato solo nel 2020 e ora l’arak si può trovare imbottigliato da numerose distillerie che ne garantiscono l’elevata qualità ed unicità.
Sulle colline di Bali, Ubud sorge al confine tra la foresta tropicale e le risaie terrazzate costellate di templi e santuari indù, tra i più famosi dell'isola.
Pura Sada Kapal: il tempio che cambia per la fede e per i secoli
Le vicissitudini legate alla sua distruzione per un terremoto e la sua ricostruzione dovuta alla fede degli abitanti del villaggio in cui si trova, ne fanno un luogo dalla storia e dall’aspetto affascinante e unico.