Antica statua di Kumbhakarna Rakshasa combattente dalla leggenda epica indù Ramayana nel Giardino Botanico di Bedugul | Foto: Denis Moskvinov via Shutterstock
Con 157 ettari di parco da esplorare e 2.400 specie vegetali per un totale di 21 mila piante, il Giardino Botanico di Bali è il più vasto dell’Indonesia: un paradiso di biodiversità a 1300 metri sul livello del mare che esprime tutta la ricchezza della natura dell’isola. Adagiato sulla collina della caldera vulcanica di Bedugul, il parco è rinomato per i suoi spettacolari panorami: nelle giornate limpide lo sguardo spazia fino al Lago Bratan, tra rigogliose foreste pluviali di montagna. Ottanta specie di uccelli, toporagni e macachi popolano l’area. Ma l’attrazione principale è rappresentata dalle meraviglie del mondo vegetale: la bellissima raccolta di orchidee, il giardino acquatico, le piante carnivore, le gigantesche felci arboree e una delle più grandi collezioni di begonie esistenti al mondo sono solo alcuni esempi dell’immenso patrimonio custodito nel Giardino Botanico. I più curiosi non perderanno la sezione dedicata alle piante cerimoniali e alle piante della medicina tradizionale balinese: una finestra sulla cultura dell’isola e sulla simbiosi millenaria che lega gli abitanti al loro ambiente. Fontane e sentieri segnano gli itinerari da percorrere a piedi, mentre una strada ad anello permette di spostarsi in auto attraverso la foresta. Tappa imperdibile di qualsiasi visita è il pendio superiore della Collina di Tapak, dove ammirare un gigantesco esemplare di banyan o ficus benghalensis, in assoluto l’albero più fotografato del parco.
Nonfrasa è stata fondata nel 2021 come piattaforma dedicata alla scoperta di artisti emergenti e alla riscoperta del lavoro di artisti che vivono sull'isola di Bali.
Il museo raccoglie varie ceramiche e vasellame prodotti nel villaggio di Pejaten ed espone una ricca collezione di ceramiche provenienti da tutta l'Indonesia.
È una delle danze sacre dell'Isola di Bali, con un significato mistico. La cerimonia ha lo scopo di chiedere salvezza da una catastrofe o da un'epidemia. La Sanghyang Dedari è diversa dalle altre danze balinesi, perché Sanghyang richiede che il corpo del ballerino sia posseduto.