Programma: Mar / Gio / Ven / Sab / Dom 11 - 18 | Mer 11 - 20 | Lun chiuso
Luogo: X Museum
Indirizzo: Chaoyang District Langyuan Station, E1 Building 10, 53 Banjie Tower Road
Dalla fine dello scorso maggio, l’X Museum del mecenate Michael Xufu Huang ha una nuova sede presso la Stazione Langyuan nel Distretto di Chaoyang, in un ex fabbrica tessile. Il nuovo edificio, articolato su due piani, è frutto di un avveniristico intervento da parte degli architetti di Studio NOR, che ha portato ad una completa ristrutturazione degli spazi interni ed esterni. La nuova facciata, contrassegnata da telai metallici che possono ospitare vari progetti e opere d’arte, funge da ulteriore galleria espositiva, visibile dall'esterno dell’edificio. Per l’inaugurazione, è allestita una mostra, X Pink 101, incentrata sul tema del corpo. In tutto 49 lavori, selezionati tra le oltre 1500 opere d’arte che costituiscono la collezione permanente del museo e incentrati sui temi del rosa e dell'epoca post-pandemia, indagano su tematiche di grande attualità: il corpo, il genere, la razza, l'identità e il surreale. Con artisti provenienti da oltre 15 paesi, che vanno dalla scultrice pioniera Heidi Bucher alla principale artista figurativa del nuovo millennio Christina Quarles, la mostra esplora ricordi individuali e collettivi, cercando di tracciare l’evoluzione dei modelli culturali del nostro tempo legati al corpo. Stumenti con cui comunichiamo i nostri pensieri al mondo esterno, oggetti di desiderio e di fantasia, i corpi, portatori di idee e ideali, ci portano alla visualizzazione infinita dei nostri sogni.
Omaggio ad una pietra preziosa ed emblematica della cultura cinese: la giada
Simbolo di purezza, bellezza, longevità ed immortalità, la giada è parte integrante dell’estetica cinese sin dalla Preistoria. Una mostra permanente presso il Capital Museum ne ripercorre la storia.
Maria Lassnig è considerata a livello internazionale come una delle principali artiste del ventesimo secolo. Nel corso di una straordinaria carriera durata più di 70 anni, Lassnig ha cercato regolarmente di dipingere il modo in cui si sentiva il suo corpo, piuttosto che l'aspetto che aveva.
Nel corso dei suoi 50 anni di carriera artistica, Scully ha praticato una forma di astrazione che mira a rimodellare il genere. "Sto cercando di trasformare la pietra in luce - ha detto l'artista raccontando la sua opera - per creare un muro che non sia un divisorio brutale" tra realtà e finzione.