Guardiani e guardati: lo sguardo rovesciato

Guardiani e guardati: lo sguardo rovesciato
#Art
Nazgol Ansarinia, Instruments of Viewing and Obscurity | Courtesy Green Art Gallery, Dubai, 2025

La mostra personale di Nazgol Ansarinia indaga le dinamiche tra visione, sorveglianza e architetture pubbliche. L’artista interdisciplinare, attiva tra disegno, scultura, installazione, architettura e video, sviluppa un complesso “psicovisivo” concentrato sulle abitazioni corrispondenti ai blocchi brutalisti di Teheran, riflettendo sul rapporto tra spazio privato e controllo sociale. L’allestimento si struttura come una sorta di modellino umano che si trasforma in labirinto di difesa: grandi strutture in acciaio, vetro e pietra riproducono il telaio negativo dei finestrini, montando vere e proprie “torri di guardia” che impongono lo sguardo al pubblico. Schermi video mostrano facciate di edifici che passano dalla luce del giorno all’oscurità notturna, frammentando e ricomponendo l’esperienza visiva dello spettatore. Alle soglie dell’intimità, quando la videocamera ingrandisce finestre specifiche, l’infrastruttura architettonica svanisce, ribaltando il meccanismo sorvegliante e offrendo una visione invertita: il pubblico guardato diventa guardiano. In questa doppia prospettiva Ansarinia mette in scena un "cantiere-fantasma", evocando fragilità, resistenza e al contempo il dramma delle strutture abolite. Il progetto si inscrive nel pensiero critico post-minimalista, proponendo un materialismo politico che sfida la narrativa della società “dematerializzata”. Le sue opere richiamano memorie urbane invisibili e affioranti, ricacciate nelle pieghe dell’architettura quotidiana. La mostra offre una riflessione visiva poderosa su architettura, controllo sociale e percezione. Con un approccio rigoroso e poetico al tempo stesso, Ansarinia restituisce a materiali come vetro e cemento la loro voce critica, ricordandoci che ogni finestra ha due lati.
Paolo Mastazza - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Resort Dubai