Arte e moda. Un binomio per molto tempo considerato impossibile, ma che negli ultimi anni sta rivelando connessioni e radici estetiche comuni che testimoniano quanto questi due mondi non siano così lontani. Considerata l'immensità enciclopedica del Louvre, questa mostra segue un approccio metodologico orientato all'esplorazione della storia degli stili decorativi, delle professioni artistiche e dell'ornamentazione attraverso le gallerie del Dipartimento di Arti Decorative, dove i tessuti sono onnipresenti. In uno spazio di quasi 9.000 metri quadrati, sono esposti 65 modelli, insieme a numerosi accessori, illuminando con una luce nuova lo stretto dialogo storico che continua ad aver luogo tra il mondo della moda e i più grandi capolavori dell’arte dai tempi di Bisanzio al Secondo Impero, offrendo una nuova prospettiva sulle arti decorative attraverso il prisma del design e della moda contemporanea.
Una mostra dedicata all'artista italiana Artemisia Gentileschi (1593 - 1656). Donna dal destino straordinario, protagonista della pittura caravaggesca, Artemisia è una delle rare artiste dell'epoca moderna ad aver raggiunto fama internazionale in vita e a poter vivere della sua pittura.
Schiavi militari di origine turca e caucasica, i Mamelucchi costruirono la propria leggenda sulla loro potenza guerriera. Dal 1250 al 1517, il Sultanato Mamelucco conquistò le ultime roccaforti dei Crociati, combatté e respinse la minaccia dei Mongoli, sopravvisse alle invasioni di Tamerlano e tenne a bada i minacciosi vicini turcomanni e ottomani.
Fu a Parigi, che il giovane John Singer Sargent ricevette la sua formazione, sviluppò il suo stile e ottenne i suoi primi successi. Una mostra per riscoprire il grande artista inglese.
La mostra sottolinea la poetica della rovina, della decomposizione organica, del proibito o persino dello spettro apocalittico, che testimoniano le ossessioni del collezionista Jean Chatelus con 400 opere che riflettono estetiche e voci diverse.