Brice Marden, il disegno come ricerca interiore

Brice Marden, il disegno come ricerca interiore
#Art
Brice Marden, Untitled, 2015-2016, Inchiostri Kremer su carta, 56.8 × 76.2 cm | © 2025 Estate of Brice Marden/Artists Rights Society (ARS), New York | Foto: Maris Hutchinson

La mostra Brice Marden: Works on Paper presenta a Parigi i disegni realizzati dall’artista americano negli ultimi vent’anni della sua attività. La selezione è stata curata dalle figlie dell’artista, Mirabelle e Melia Marden, ed evidenzia il ruolo centrale del disegno come pratica autonoma, non subordinata alla pittura. L’esposizione rivela l’impegno costante di Marden nel rappresentare l’astrazione attraverso il segno, la linea e il gesto, come già avveniva nei suoi primi lavori parigini degli anni Sessanta, tra cui i celebri frottages realizzati sfregando il carbone su pareti urbane. Brice Marden, nato a Bronxville nel 1938 e scomparso nel 2023 a Tivoli, è stato una delle figure centrali della pittura astratta americana dal secondo dopoguerra. Dopo gli studi a Boston e Yale, ha lavorato come assistente per Robert Rauschenberg e ha preso parte attivamente alla scena artistica di New York. Le sue prime opere, contraddistinte da campiture monocrome ottenute con cera e olio su tela, si evolvono negli anni Ottanta e Novanta nella serie Cold Mountain, dove linee calligrafiche si intrecciano su superfici ampie e silenziose, in dialogo con la filosofia e l’estetica orientale. Il disegno ha avuto per Marden una funzione progettuale ma anche espressiva. I suoi lavori su carta raccolgono suggestioni visive urbane e naturali, filtrate da una sensibilità per il gesto incerto e riflessivo. La mostra include fogli di grande formato, realizzati con tecniche miste, in cui la luce e la trasparenza del supporto dialogano con il colore e la struttura segnica. Il segno, in questi casi, non è accessorio ma essenziale, traccia della presenza dell’artista e della sua esperienza percettiva. Completano l’esposizione alcune fotografie che documentano Marden nel suo studio e un catalogo con un saggio critico di Eileen Costello, che sottolinea il valore del disegno come laboratorio estetico e spirituale. Works on Paper restituisce un’immagine profonda e rigorosa di un artista che ha fatto del gesto e della linea i cardini di una ricerca interiore, contribuendo in modo determinante al linguaggio dell’astrazione.
Veronica Azzari - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Hotel Paris