Il Louvre dedica una grande mostra ai disegni dei Carracci che ricostruisce il processo creativo che portò alla realizzazione della celebre Galleria Farnese a Roma, affrescata da Annibale Carracci con la collaborazione del fratello Agostino e della loro cerchia di allievi. Attraverso una selezione di schizzi, studi e cartoni preparatori di eccezionale qualità, la mostra offre l’occasione di osservare come nacque uno dei capolavori assoluti della pittura barocca. Allestita nella sala Mezzanine Napoléon, la rassegna conduce il visitatore dentro il laboratorio dell’artista, rivelando l’evoluzione del progetto dal primo abbozzo alla composizione finale. I fogli tracciano il percorso che va dalla rapidità del segno iniziale agli studi anatomici e alle prove di posa, fino ai cartoni in scala reale che anticipano gli affreschi della volta e del Camerino. L’insieme testimonia la complessità di un processo collettivo, in cui il disegno diventa strumento di invenzione, di coordinamento tecnico e di dialogo con la committenza. La mostra restituisce l’immagine di un Annibale Carracci ambizioso e consapevole, capace di fondere la lezione rinascimentale con una nuova energia narrativa. A trentquattro anni, il pittore guidò un’impresa monumentale che avrebbe segnato l’evoluzione della decorazione europea per oltre due secoli. Nel rapporto tra idea e forma, tra progetto e affresco, si manifesta la forza di una concezione dell’arte come lavoro intellettuale e collettivo, che trova nel disegno la sua prima e più pura espressione.
Dal 15 ottobre 2025 al 1 febbraio 2026 la Philharmonie de Paris esplora il legame tra Kandinsky e il linguaggio musicale. Dipinti, acquerelli e documenti dialogano con spartiti e installazioni sonore. Un percorso immersivo rivela come la musica abbia ispirato la nascita dell’astrazione.
Una mostra che è un viaggio tra disegni e fanzine che raccontano l’America punk e disillusa. Con il suo segno caustico e ironico, Pettibon smonta miti e icone culturali, trasformando l’arte in pamphlet visivo.
La Philharmonie de Paris ospita lo spettacolo intitolato Macrocosmos, una performance che vede la partecipazione del compositore e sound-artist Ryoji Ikeda e del direttore estone Tõnu Kaljuste con l’ensemble Les Percussions de Strasbourg.
Il Palais de Tokyo di Parigi ospita Echo Delay Reverb, una collettiva che riunisce sessanta artisti per esplorare le connessioni tra Stati Uniti e mondo francofono. Opere, archivi e installazioni intrecciano teoria critica e linguaggi visivi in un percorso che riflette sugli scambi culturali e politici tra le due sponde dell’Atlantico.