In attesa dei Giochi Olimpici e Paralimpici che si terranno a Parigi nel 2024, il Palais Galliera si interroga sul ruolo dell'abbigliamento nella pratica delle attività fisiche e sportive, sul suo rapporto con il corpo e il movimento, nonché sulle conseguenze sociali della sua evoluzione. Ricco di circa 200 opere, questo percorso espositivo traccia, attraverso le collezioni del museo, una storia della moda dal Settecento ai giorni nostri, e sviluppa parallelamente un tema trasversale dedicato al corpo in movimento. L'abbigliamento progettato nel corso dei secoli per l'attività fisica e sportiva viene confrontato con l'abbigliamento di tutti i giorni. Questo dialogo mette in discussione le nozioni di specializzazione dell'abbigliamento sportivo, l'adattamento alla fine del XIX secolo degli abiti femminili per la pratica fisica, la mascolinizzazione dell'abbigliamento femminile o l'introduzione dell'abbigliamento sportivo nel guardaroba quotidiano. Infine, viene evidenziata l'evoluzione del corpo, in particolare quello atletico, e il modo in cui esso viene valorizzato dall'abbigliamento, per comprendere meglio come la liberazione del corpo attraverso l'attività fisica abbia contribuito all'evoluzione delle mentalità e dei canoni di bellezza.
Il MAM di Parigi presenta una mostra dedicata a Henri Matisse (1869 - 1954) che, con oltre 110 opere, racconta l'amorevole sguardo del padre artista sulla figlia maggiore Marguerite, sua musa e modella.
Anna Maria Maiolino, il dialogo sottile con Picasso
Anna Maria Maiolino è una figura fondamentale dell'arte contemporanea latinoamericana. Questa mostra fa parte del programma del Musée Picasso dedicato alle principali artiste contemporanee, dopo le presentazioni di Faith Ringgold e Sophie Calle.
La storia di Charles Frederick Worth (1825 - 1895) e della leggendaria casa di haute couture, che lo stilista inglese aprì al numero 7 di Rue de la Paix. Una mostra che riunisce più di 400 opere - abiti, oggetti e accessori, dipinti, arti grafiche - per raccontare la storica maison.
Una mostra dedicata a Gabrielle Hébert (1853 - 1934), fotografa francese di origine tedesca e moglie del pittore Ernest Hébert. Attiva tra il 1888 e il 1908, Gabrielle documentò la vita quotidiana a Villa Medici a Roma, dove il marito era direttore dell'Accademia di Francia.