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Nel 1981 Luigi Serafini dà alle stampe il Codex Seraphinianus, un’opera editoriale composta da una raccolta di mille disegni realizzati tra il 1976 e il 1978. Si trattava di una sorta di libro enciclopedico, redatto in un linguaggio fantastico dove ogni singolo oggetto o immagine è portatore di un sapere zoologico, meccanico, botanico e alieno in metamorfosi costante. In oltre 40 anni di lavoro, Serafini che è artista, ma anche architetto, autore e designer, ha sviluppato una ricerca al di fuori dei contesti più convenzionali dell’arte. Con l’esposizione Una casa ontologica ha concepito un’opera espansa, un ambiente all’interno del museo in cui ha ricercato la sua attitudine immaginifica attraverso la rielaborazione degli interni della sua abitazione romana. In mostra una selezione eclettica della produzione di Serafini che spazia dalla scultura al design di oggetti quotidiani, dal disegno a mano alla fotografia, dalle pubblicazioni all’invenzione di lingue.