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Munch a Roma
#Exhibitions
Edvard Munch, Madonna, 1895-1902, Litografia, 64 × 48 cm | Foto: © Munchmuseet | Courtesy Palazzo Reale / Arthemisia

“Non dipingo dalla natura - prendo da essa - o meglio mi servo alla sua ricca tavola. Non dipingo ciò che vedo - ma ciò che ho visto”, scriveva Edvard Munch nel 1928. Percezioni, memorie, emozioni si confondono nell’opera di un artista che fu accompagnato per tutta la vita da una pressante urgenza di comunicare. Se il “grido interiore” fu il motore della sua arte, Munch riuscì a tradurre tanto i temi universali - la nascita, la morte, l’amore e il mistero della vita - quanto la propria sofferta sensibilità e le vicissitudini personali in un linguaggio straordinariamente efficace, fatto di colori accesi, campiture uniformi e prospettive discordanti che anticipavano l’Espressionismo e che, ancora oggi, stimolano nello spettatore un’immediata empatia. Dopo aver registrato il record assoluto di visitatori a Palazzo Reale di Milano, la mostra sbarca a Roma con oltre 100 opere di uno degli artisti oggi più amati.
Veronica Azzari - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Hotel Roma