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Napoli, capitale dell'arte nell'Ottocento
#Exhibitions

Nel corso dell’Ottocento Napoli accolse artisti provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti, attratti dalle tante meraviglie: gli scavi archeologici delle città di Pompei ed Ercolano che erano appena state riportate alla luce, il fascino esercitato dal paesaggio naturale del Golfo e dalle Isole di Capri, Ischia e Procida, gli scenari della costa amalfitana e sorrentina, la cultura locale con il suo folclore, lo splendore e il degrado dei vicoli. Nell’Ottocento Napoli era anche la capitale italiana dell’Illuminismo. In quel secolo la città era diventata un’importante metropoli scientifica, sede di una fra le più antiche università italiane, della prima scuola di lingue orientali in Europa, dei primi osservatori scientifici, del primo museo di mineralogia.
 Una vasta schiera di artisti a cominciare da Ludwig Catel, William Turner, Thomas Jones, John Singer Sargent, per proseguire con gli esponenti della Scuola di Posillipo, Portici e Resina, Anton van Pitloo, Giuseppe De Nittis, Ercole e Giacinto Gigante, realizzarono vedute della città che invasero il mondo. La mostra offre un percorso che arriva fino al secolo scorso, abbracciando la produzione di Mariano Fortuny, di Edgar Degas, un francese la cui famiglia aveva radici napoletane, fino a Burri e Fontana.
Viola Canova - © 2024 ARTE.it per Bulgari Hotel Roma