A.A.Murakami, <em>New Spring</em>, 2017, Alluminio, robotica, bolle, nebbia e profumo, 700 × 700 × 700 cm, Vista dell'installazione: <em>Studio Swine x COS, New Spring</em>, <em>Salone del Mobile 2017</em>, Milano
Roppongi Crossing 2025: What Passes Is Time. We Are Eternal.
Data di apertura: 3-dic-2025
Data di chiusura: 29-mar-2026
Programma: Mer - Lun 10 - 22 | Mar 10 - 17
Biglietti: 2000 ¥
Luogo: Mori Art Museum
Indirizzo: 53F Roppongi Hills Mori Tower, 6 Chome−10−1, Minato City
Il Mori Art Museum di Tokyo presenta l’ottava edizione della serie triennale Roppongi Crossing, in programma dal 3 dicembre 2025 al 29 marzo 2026. La rassegna, nata per offrire una panoramica sull’arte contemporanea giapponese, amplia in questa occasione lo sguardo a prospettive internazionali grazie al dialogo tra curatori del museo e ospiti provenienti da altri Paesi asiatici. Il tema scelto, What Passes Is Time. We Are Eternal., invita a riflettere sulla fuggevolezza del tempo e sulla permanenza dell’esperienza artistica. Venti artisti e collettivi con legami diretti con il Giappone, affermati ed emergenti, presentano opere che spaziano dalla pittura alla scultura, dalla videoarte all’artigianato, includendo anche zine e progetti comunitari. Tra i protagonisti figurano A.A. Murakami con installazioni immersive che sfumano i confini tra architettura e design, Takuro Kuwata con ceramiche monumentali di forte impatto visivo, Miyu Hosoi con una nuova composizione sonora che intreccia voce e paesaggi acustici, e Junko Oki con ricami trasformati in composizioni astratte attraverso tecniche raffinate. L’allestimento restituisce un ampio panorama di linguaggi contemporanei, mostrando come l’arte sappia catturare la dimensione effimera del tempo e trasformarla in esperienza estetica duratura. Lo spettatore è invitato a vivere il presente come intreccio di memorie attive, capace di superare i confini della temporalità.
L’Artizon Museum di Tokyo celebra i cento anni dalla morte di Claude Monet con una mostra che riunisce 140 opere. Dipinti celebri, prestiti dal Musée d’Orsay e un’opera contemporanea raccontano il legame tra luce, paesaggio e memoria.
A Tokyo una grande mostra celebra il 150° anniversario di M. K. Čiurlionis, pittore e compositore lituano che unì arti visive e musica. Ottanta opere raccontano il suo universo simbolista, tra visioni cosmiche e atmosfere oniriche. Un percorso che restituisce la densità espressiva di un artista di culto europeo.
Al New National Theatre di Tokyo la coreografa e danzatrice Kaori Ito porta in scena Robot, l’amour éternel, un assolo che esplora il confine tra artificiale e vitale. Attraverso luce, suono e movimento essenziale, il robot diventa metafora di distanza e desiderio di autenticità.
Il Sen-Oku Hakukokan Museum di Tokyo dedica una mostra al rapporto tra Noh e Cerimonia del tè, celebrando l’arte dell’ospitalità coltivata dalla famiglia Sumitomo. Sessanta opere tra costumi e utensili raccontano un mondo di rituali raffinati e di relazioni culturali.