Indirizzo: 53F Roppongi Hills Mori Tower, 6 Chome−10−1, Minato City, Tokyo 106-6150
Il Mori Art Museum sta organizzando la prima grande mostra museale di Louise Bourgeois in Giappone in 27 anni. Louise Bourgeois, nata nel 1911 a Parigi, morta quattordici anni fa a New York, è considerata una delle artiste più importanti del secolo scorso. Nel corso della sua prolifica carriera durata settant'anni, ha tradotto gli stati emotivi attraverso un'infinità di materiali, sviluppando un corpus di lavoro eterogeneo che unisce l'intensità psicologica con un'inventività formale straordinaria. La mostra presenterà opere di tutte le fasi della carriera dell’artista, inclusi dipinti, stampe, disegni, sculture, installazioni e scritti. Tra questi per la prima volta in Asia orientale una selezione di dipinti di Bourgeois, datati dal 1938 al 1949. La mostra presenta anche le opere della sua serie forse più rappresentativa spider che esplora i temi dell’amore materno, della guarigione e della memoria.
La celebre opera di Wolfgang Amadeus Mozart - parte della "trilogia di Lorenzo Da Ponte", insieme a Le Nozze di Figaro e Don Giovanni - arriva a Tokyo in un grandioso spettacolo diretto da Norichika Iimori e con le voci di Serena Gamberoni, Daniela Pini e Joel Prieto.
Il rapporto con la montagna e il mare sono oggetto di fede e spiritualità fin dall'antichità in Giappone. Questa mostra presenta opere realizzate da pittori giapponesi su questo tema accompagnate dalla lettura degli scritti del famoso studioso di paesaggi Shiga Shigeaki.
La famiglia Owari Tokugawa era la più importante delle tre famiglie che produssero gli shogun della omonima dinastia militare. Per oltre 250 anni, la famiglia Owari governò utilizzando il castello di Nagoya come propria base principale. Una mostra ne racconta la storia attraverso i tesori ora parte delle Collezioni del Museo d'Arte Tokugawa.
Se "la calligrafia è l'arte dell'erosione del pennello" Kyuyo Ishikawa ne è il sommo maestro. Una mostra all'Ueno Royal Museum celebra la storia di questo famoso artista calligrafo e racconta come tale forma di scrittura sia una chiave per decifrare la cultura e la civiltà giapponesi dei tempi moderni.