Goya e il lato oscuro della civiltà

Goya e il lato oscuro della civiltà
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Francisco José de Goya y Lucientes è stato uno dei più grandi pittori spagnoli vissuti a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. Considerato l’ultimo degli antichi Maestri e il primo dei moderni, Goya nelle sue opere ha spesso trattato il tema della guerra. Sebbene Goya non abbia mai espresso a parole il suo pensiero “pacifista”, le sue opere anticiparono di decenni l’avvento della fotografia che nel Novecento rivoluzionò la storia delle immagini e il rapporto tra il sentimento popolare e la guerra. Due opere su tutte, entrambe realizzate nel 1814, sono una vivida testimonianza della sua sensibilità: i dipinti 2 maggio 1808 e 3 maggio 1808. L’ingiustizia, la sofferenza, la violenza sono anche il tema di un altro suo importante corpo di lavori, la serie di stampe intitolata I disastri della guerra, disegni con cui Goya mette a nudo la brutalità e l’orrore della guerra. La serie di 80 disegni fu pubblicata anni dopo la morte dell’artista, nel 1863. Il National Museum of Western Art di Tokyo ha acquisito una serie completa della prima edizione che oggi per la prima volta viene esposta in una grande mostra. Un forte messaggio universale attraverso i secoli che getta uno sguardo senza paura nelle profondità più oscure dell’esistenza umana.
Paolo Mastazza - © 2024 ARTE.it per Bulgari Hotel Tokyo