Nuovi fermenti si affacciano sulla scena contemporanea balinese, artisti emergenti che riescono a portare differenti visioni della pratica e dei linguaggi come Luh Gede Gita Sangita Yasa, nata a Bali nel 1997. Ha frequentato la Scuola di Belle Arti presso l'Institute of Technology di Bandung e ha già esposto a Giava e Singapore. La produzione di Luh'De esprime al meglio la condizione e la mentalità della Gen-Z, a metà tra mondo virtuale e naturale. Il suo processo creativo parte infatti dal digitale, a cui aggiunge elementi differenti come foto scattate dall’artista o dai suoi amici, immagini online che si sovrappongono. Così nei quadri dell’artista le due dimensioni accostate danno vita ad universi paralleli, ad ambientazioni dal sapore onirico, creando stimolanti ibridi narrativi. È visibile la matrice pop dai colori vivaci che tuttavia si stempera in atmosfere metafisiche con accenni di realismo e surrealismo. È la manipolazione di forme e colori che offre la possibilità di esplorare nuove sensazioni che rapiscono e ipnotizzano, è lo specchio della complessità del mondo moderno che si affaccia dai quadri di questa artista la cui carriera è sicuramente da tenere d’occhio.
Pigmenti e coloranti naturali nell'artigianato tradizionale balinese
I colori giocano un ruolo vitale nella cultura e nell’identità balinesi: sono simbolici e le loro origini sono sacre. Le arti e i mestieri tradizionali balinesi derivano dall'interconnessione tra l'uomo, le forze della natura e il cosmo, dando vita ad un'unità divina.
Le scelte non convenzionali di una galleria d'arte a Seminyak
La Purpa Art Gallery Bali ha aperto la sua prima galleria a Ubud nel 1970. La proprietaria, I Nyoman Purpa, è stata una delle curatrici e collezioniste più eminenti in Indonesia. Nel 2014, sua figlia Ari Purpa ha aperto la sua galleria a Seminyak, specializzata in arte moderna e contemporanea di artisti indonesiani ed europei.
Scritto dallo studioso balinese I Made Bandem e dallo storico dell'arte americano Bruce W. Carpenter, questo splendido studio sulle maschere come antica forma d'arte è un libro riccamente illustrato, con oltre 1000 immagini a colori del fotografo Doddy Obenk.