Dedicato agli appassionati di vulcani o semplicemente a chi vuole scoprire l’origine geologica dell’Isola di Bali, il Geopark Batur Museum offre la possibilità di conoscere il più importante geoparco dell’isola grazie ad una fornita collezione di reperti geologici e storici, a modelli, proiezioni e display collocati nell’ampio e moderno edificio situato nella Reggenza di Bangli. Inserito nella rete globale di Geoparchi dall’UNESCO nel 2012 il Geoparco del Batur comprende due caldere, una esterna ("vecchia") ed una interna ("giovane") nella quale sorge un lago a forma di mezzaluna (lungo 7.5 chilometri e largo 2.5 chilometri), noto come Lago Batur, che contribuisce al grandioso scenario paesaggistico della zona. Il museo aiuta a comprendere l'unicità della geologia dell'area di origine vulcanica, della flora e della fauna attraverso il percorso espositivo nelle sale al secondo piano, dedicate alla biodiversità, ed alle proiezioni dei film didattici nell’Auditorium. La Hall che accoglie i visitatori mostra con un grande plastico l'attività tettonica che ha dato origine a Bali come isola e l'attività sottomarina avvenuta oltre 20 milioni di anni fa.
Pigmenti e coloranti naturali nell'artigianato tradizionale balinese
I colori giocano un ruolo vitale nella cultura e nell’identità balinesi: sono simbolici e le loro origini sono sacre. Le arti e i mestieri tradizionali balinesi derivano dall'interconnessione tra l'uomo, le forze della natura e il cosmo, dando vita ad un'unità divina.
Le scelte non convenzionali di una galleria d'arte a Seminyak
La Purpa Art Gallery Bali ha aperto la sua prima galleria a Ubud nel 1970. La proprietaria, I Nyoman Purpa, è stata una delle curatrici e collezioniste più eminenti in Indonesia. Nel 2014, sua figlia Ari Purpa ha aperto la sua galleria a Seminyak, specializzata in arte moderna e contemporanea di artisti indonesiani ed europei.
Quando Michael White, a quel tempo giovane studente di architettura di Sydney salpò per Bali nel 1973, rimase così colpito dall'isola che decise di non tornare più indietro. Made Wijaya, questo il nome che si diede dopo la conversione all'induismo, ha mappato gli edifici storici e i giardini tropocali di Bali, lasciando un patrimonio fotografico di grande valore.