Fondato nel 1950, il Museo Gedong Arca rappresenta una meta imprescindibile per approfondire la storia antica e lo scorrere del tempo nell’Isola degli Dèi. Numerosi padiglioni e stanze mostrano oltre 3000 reperti archeologici organizzati ed esposti in ordine cronologico per guidare i visitatori alla scoperta di un passato di Bali poco noto, ma significativo per il suo sviluppo. Il percorso parte dagli strumenti di pietra trovati nei villaggi di Trunyan e Sembiran e risalenti a 6000 anni fa. Di notevole importanza è la collezione di oltre 50 sarcofagi di pietra di diverse dimensioni databili tra il 3000 e il 600 a.C., decorate con teste umane o animali scolpite come manici. Non mancano oggetti metallici come statuette, orecchini e monete, testimonianze di migrazioni e commerci tra il 600 a.C. e l'800 d.C. Il cammino storico ripercorre il periodo dell’arrivo delle prime influenze indù-buddiste a Bali e l’inizio della storia scritta attraverso riproduzioni di incisioni che mostrano un antico sistema numerico basato su immagini. Le visita offre anche una piacevole sosta presso una fontana centrale circondata da un giardino verdeggiante.
Quando Michael White, a quel tempo giovane studente di architettura di Sydney salpò per Bali nel 1973, rimase così colpito dall'isola che decise di non tornare più indietro. Made Wijaya, questo il nome che si diede dopo la conversione all'induismo, ha mappato gli edifici storici e i giardini tropocali di Bali, lasciando un patrimonio fotografico di grande valore.
Sulle colline di Bali, Ubud sorge al confine tra la foresta tropicale e le risaie terrazzate costellate di templi e santuari indù, tra i più famosi dell'isola.
Pura Sada Kapal: il tempio che cambia per la fede e per i secoli
Le vicissitudini legate alla sua distruzione per un terremoto e la sua ricostruzione dovuta alla fede degli abitanti del villaggio in cui si trova, ne fanno un luogo dalla storia e dall’aspetto affascinante e unico.