Niente nella coloratissima e vibrante cultura balinese è lasciato al caso, tutto sembra essere metafora di una storia, il simbolo di una credenza o un omaggio alla natura e alla divinità. Così anche il vestito tradizionale femminile Payas Agung diventa portatore di significati così importanti da essere indossato per eventi davvero speciali come il matrimonio o altre cerimonie quali la limatura dei denti o la maggiore età. L’abito tradizionale, prima usato solo dai reali balinesi, trova il suo splendore massimo nel copricapo femminile, Gelungan, una corona dorata cesellata a mano e sfarzosamente decorata con fiori, con un’altezza di circa 40 cm (anche se prima le dimensioni erano proporzionate al livello della casta della famiglia di appartenenza) con un peso che può raggiungere i 3 o 4 kg. La forma della struttura simboleggia il Monte Agung, e i fiori dorati accostati intorno rappresentano appunto la flora e l’abbondanza della montagna. Sul retro i capelli sono raccolti ed adornati con rose rosse fresche insieme a fiori di cempaka bianchi e gialli. Anelli, bracciali ed orecchini contribuiscono all’ornamento insieme ad un trucco che delinea la fronte, chiamato srinata. Stoffe sfarzose delineano il corpo della donna ma anche l’uomo segue la stessa eleganza e ricchezza decorativa.
Sulle colline di Bali, Ubud sorge al confine tra la foresta tropicale e le risaie terrazzate costellate di templi e santuari indù, tra i più famosi dell'isola.
Uomo e natura in perfetto equilibrio: il sistema del subak
Il suolo fertile e il clima particolarmente umido hanno reso Bali uno dei luoghi più adatti alla produzione del riso. Ma ciò che rende unico il riso balinese è il modo in cui viene coltivato: ripide terrazze alimentate da un sistema di irrigazione ideato nel IX secolo e conosciuto come subak.