La giornata inizia al suono dei tamburi a Tenganan, il villaggio nascosto tra le colline dove dall’VIII secolo si tramandano le più autentiche tradizioni balinesi. Gli abitanti si ritengono i discendenti delle popolazioni originarie dell’isola: non hanno mai accettato il sistema delle caste hindu, credono negli spiriti della natura e praticano riti antichissimi. Ne è un esempio il makare-kare, una lotta a colpi di foglie spinose raccolte dal pandano, una pianta della foresta pluviale, che impegna gli uomini in occasione delle festività. Tipiche sono anche le vesti sacre “a doppio ikat”, tessute a mano e tinte rigorosamente sul posto, che secondo la tradizione sono in grado di proteggere e curare chi le indossa. A Tenganan non ci sono diseguaglianze tra uomini e donne, che hanno identici diritti e doveri. La vita nel villaggio, però, non è per tutti: la cittadinanza è riservata a chi ci è nato e per perderla basta sposare uno straniero. Oltre il cancello di ingresso, caratteristiche architetture distinguono Tenganan da tutti gli altri villaggi balinesi. Le case dalle porte strettissime sono costruite intorno ad un unico cortile, dove si affacciano anche la Torre del Tamburo e i Padiglioni delle Cerimonie. Nel punto più a Nord, invece, sorge il tempio del villaggio, il Pura Puseh.
Immersioni spettacolari: il relitto della USAT Liberty
Il relitto attira subacquei da tutta l'isola con la promessa di un'immersione per ammirare quello che è considerato uno dei relitti migliori e più accessibili di tutta l'Indonesia.
Il copricapo femminile che narra storie e tradizioni
Parte dell’abito cerimoniale, il tradizionale copricapo dorato è un ornamento femminile indossato nei grandi giorni: il matrimonio e il raggiungimento della maggiore età.
Dedicato alla coltivazione del riso e alla protezione dell'isola dagli spiriti, è un tempio dalle caratteristiche strutturali diverse dagli altri luoghi sacri di Bali. La sua posizione è strategica per la centralità e la frescura.