Programma: Tutti i giorni 9 - 18 | Ristorante e caffè 10 - fino a tarda sera
Biglietti: 50.000 IDR
E-mail:
Luogo: Puri Lukisan Museum
Indirizzo: Jl. Raya Ubud, Ubud, Kecamatan Ubud, Kabupaten Gianyar
Dagli anni ’30 ad oggi, la produzione artistica balinese è conservata nel più antico museo d’arte dell’isola, il Museo Puri Lukisan Ratna Wartha (che significa "palazzo dei dipinti"), aperto ufficialmente nel 1956 dal Ministro indonesiano dell'Istruzione e degli Affari Culturali Mohammad nella quiete della natura su una collina nel centro di Ubud. Quattro edifici custodiscono l’arte, la cultura e la storia locale nei meravigliosi dipinti e nelle sculture in legno realizzate nei più svariati stili artistici. I moderni dipinti tradizionali balinesi prebellici e la Collezione I Gusti Nyoman Lempad del celebre scultore della pietra e architetto balinese, sono conservati nella Galleria Pitamaha nel primo edificio, dove si trovano anche dipinti di artisti europei residenti sull’isola. Il secondo e terzo edificio, la Ida Bagus Made Gallery e la Galleria Wayang, ospitano la Ida Bagus Made Estate Collection, dell’originale e talentuosa scultrice del legno, e la Collezione di dipinti Wayang, il "teatro delle ombre" giavanese. Le mostre temporanee e le nuove acquisizioni sono ospitate presso la Galleria dei Fondatori, nell’ultimo edificio aggiunto circa una decina di anni fa, dove sorge il Museo storico. La libreria, il ristorante e la caffetteria (balè) affacciati sull'ampio giardino con il bel laghetto dei loti, invitano a trascorrere qualche ora alla scoperta di tradizioni, usi e costumi.
Il Monte Batur e la sua storia nel Geopark Batur Museum
Situato a Sud del Monte Batur, il Batur Geopark Museum fornisce informazioni sulla diversità geologica, biologica e culturale dell'area circostante. È stato costruito dopo che la regione della Caldera di Batur è entrata a far parte della rete globale dei Geoparchi dell'UNESCO nel settembre 2012.
Sulle colline di Bali, Ubud sorge al confine tra la foresta tropicale e le risaie terrazzate costellate di templi e santuari indù, tra i più famosi dell'isola.
Quando Michael White, a quel tempo giovane studente di architettura di Sydney salpò per Bali nel 1973, rimase così colpito dall'isola che decise di non tornare più indietro. Made Wijaya, questo il nome che si diede dopo la conversione all'induismo, ha mappato gli edifici storici e i giardini tropocali di Bali, lasciando un patrimonio fotografico di grande valore.