Indirizzo: JL. Raya Kerobokan 40 Br. Taman Seminyak, Kerobokan Kelod, Badung Regency
È l’amore per la tradizione, per la civiltà e la cultura balinese che si legge nelle scelte operate dalla Ikat Gallery con la sua selezione dei migliori manufatti dell’isola che aiutano a cogliere l'aspetto fiorente della tradizione artigianale locale nel corso della storia. Dal 1980 la galleria ha raccolto infatti oggetti d’eccellenza della produzione locale, partendo dai tessuti ikat per poi specializzarsi in oggetti di antiquariato, gioielli, manufatti in legno e prodotti di alta qualità. Oggi lo spazio della galleria offre un ambiente accogliente e lussuoso, con la possibilità di ammirare la vasta collezione di opere provenienti da diverse parti di Bali e dall’Indonesia e acquistare anche pezzi di notevole pregio. Tra le stoffe e i gioielli si trovano anche piccoli e particolarissimi oggetti che appartengono all’intimità come i fermagli per capelli, appartenuti alle donne delle classi sociali elevate per partecipare a particolari funzioni religiose o orecchini simbolo di bellezza antica. Non mancano decorazioni e mobili che consentono un viaggio nel passato e nel presente delle eleganti dimore balinesi.
Quando Michael White, a quel tempo giovane studente di architettura di Sydney salpò per Bali nel 1973, rimase così colpito dall'isola che decise di non tornare più indietro. Made Wijaya, questo il nome che si diede dopo la conversione all'induismo, ha mappato gli edifici storici e i giardini tropocali di Bali, lasciando un patrimonio fotografico di grande valore.
Uomo e natura in perfetto equilibrio: il sistema del subak
Il suolo fertile e il clima particolarmente umido hanno reso Bali uno dei luoghi più adatti alla produzione del riso. Ma ciò che rende unico il riso balinese è il modo in cui viene coltivato: ripide terrazze alimentate da un sistema di irrigazione ideato nel IX secolo e conosciuto come subak.
Il Monte Batur e la sua storia nel Geopark Batur Museum
Situato a Sud del Monte Batur, il Batur Geopark Museum fornisce informazioni sulla diversità geologica, biologica e culturale dell'area circostante. È stato costruito dopo che la regione della Caldera di Batur è entrata a far parte della rete globale dei Geoparchi dell'UNESCO nel settembre 2012.