Luogo: Santuario della foresta sacra delle scimmie
Indirizzo: Jl Monkey Forest, Ubud, Kecamatan Ubud, Kabupaten Gianyar
La Statua della Dea di Sri che regge il riso, mentre offre la sua benedizione al mondo assicurando la fertilità, dà il benvenuto agli ospiti del Mandala Suci Wenara Wana, assieme a Durga, la Madre dell’Universo a cavallo di un leone. Siamo a Ubud, nel Santuario della foresta sacra delle scimmie, dove la scimmia dalla lunga coda balinese trova il suo habitat. D’altra parte, questo animale, con la sua mitologia, è un elemento cardine nelle storie che animano la cultura balinese e numerose danze come il Kecak o la Danza Ramayana. Nel santuario è possibile incontrare oltre mille scimmie, passeggiando tra quasi 200 specie di piante e alberi, confortati dall’abbraccio della foresta. Ospitando tre templi Indù - il Tempio di Dalem Agung, quello di Beji e il Tempio di Prajapati - una parte dell’area è considerata sacra ed è accessibile solo a chi è disposto a pregare e indossa un abito da preghiera balinese adeguato. Incentrato sulla filosofia dell’ATri Hita Karana - le "tre strade per raggiungere il benessere fisico e spirituale" - il Monkey Forest Sanctuary offre agli ospiti un’esperienza imperdibile di pace e armonia.
Il Monte Batur e la sua storia nel Geopark Batur Museum
Situato a Sud del Monte Batur, il Batur Geopark Museum fornisce informazioni sulla diversità geologica, biologica e culturale dell'area circostante. È stato costruito dopo che la regione della Caldera di Batur è entrata a far parte della rete globale dei Geoparchi dell'UNESCO nel settembre 2012.
Pura Sada Kapal: il tempio che cambia per la fede e per i secoli
Le vicissitudini legate alla sua distruzione per un terremoto e la sua ricostruzione dovuta alla fede degli abitanti del villaggio in cui si trova, ne fanno un luogo dalla storia e dall’aspetto affascinante e unico.
Quando Michael White, a quel tempo giovane studente di architettura di Sydney salpò per Bali nel 1973, rimase così colpito dall'isola che decise di non tornare più indietro. Made Wijaya, questo il nome che si diede dopo la conversione all'induismo, ha mappato gli edifici storici e i giardini tropocali di Bali, lasciando un patrimonio fotografico di grande valore.