Prima ancora di svelarsi agli occhi, le Cascate di Sekumpul si segnalano agli escursionisti con un potente ruggito: le acque di due torrenti di montagna si tuffano in una valle verdissima e profonda da un’altezza di 80 metri, producendo uno spettacolo con pochi eguali al mondo. In balinese Sekumpul significa “gruppo”, “raccolta”: diversamente da quanto accade in altri siti dell’isola, infatti, qui le cascate sono ben sette, ciascuna con un flusso d’acqua differente. Intorno, lussureggianti foreste di bambù, durian e rambutan si innalzano verso il cielo. Fino a qualche anno fa, le Cascate di Sekumpul erano un paradiso segreto frequentato quasi esclusivamente dalla popolazione locale. Ma il richiamo della loro bellezza è davvero irresistibile: oggi escursionisti provenienti da tutto il mondo si avventurano tra sentieri, ruscelli e gradini scivolosi per godere del paesaggio e, se la stagione lo permette, di un tuffo ristoratore nelle fresche acque dei laghetti sottostanti. Lungo il cammino la vista spazia tra campi di riso e piantagioni di caffè, mentre nei dintorni è possibile ammirare i laghi di Bedugul con il tempio acquatico della dea Ida Batara Dewi Ulun Danu.
Uomo e natura in perfetto equilibrio: il sistema del subak
Il suolo fertile e il clima particolarmente umido hanno reso Bali uno dei luoghi più adatti alla produzione del riso. Ma ciò che rende unico il riso balinese è il modo in cui viene coltivato: ripide terrazze alimentate da un sistema di irrigazione ideato nel IX secolo e conosciuto come subak.
Pura Sada Kapal: il tempio che cambia per la fede e per i secoli
Le vicissitudini legate alla sua distruzione per un terremoto e la sua ricostruzione dovuta alla fede degli abitanti del villaggio in cui si trova, ne fanno un luogo dalla storia e dall’aspetto affascinante e unico.