Indirizzo: Room 601, Building 3, Yonghe Jiayuan 2 Qi, Dongcheng District
È la terza esposizione di Yang Song presso la Aye Gallery. La mostra ruota attorno all’uso dell'argilla, utilizzata per realizzare installazioni con fili leggeri, per indagare la vulnerabilità come porta di accesso ad una riflessione sull’essere. Inizialmente, Yang Song tentava di contenere le imperfezioni della materia tramite tessuti come cotone e lino. Tuttavia, dal 2014, con l’opera Metamorphosis, ha maturato una nuova prospettiva: le crepe non sono difetti, ma testimonianze del conflitto naturale tra elementi e forze temporali. Ispirandosi al filosofo tedesco Heidegger, Song interpreta la frattura come rivelazione del rapporto tra visibile e invisibile. In mostra, luce e ombra accentuano queste "fessure", simboli della continua ricerca della verità. L’artista invita a riconoscere nella fragilità una strada verso un’esistenza più autentica, anche in un'epoca dominata dalla tecnologia.
Peiyu Cao presenta un’installazione ispirata alla poesia The Day the Sea Disappeared, esplorando la frammentazione della realtà contemporanea. Sculture in cera e una scala simbolica riflettono su instabilità, trasformazione e verità provvisoria.
Omaggio ad una pietra preziosa ed emblematica della cultura cinese: la giada
Simbolo di purezza, bellezza, longevità ed immortalità, la giada è parte integrante dell’estetica cinese sin dalla Preistoria. Una mostra permanente presso il Capital Museum ne ripercorre la storia.
Anicka Yi, incontri ravvicinati con il mondo organico
Per l'artista coreano-americana Anicka Yi, le esperienze sensoriali sano plasmate da forze culturali e biologiche. Utilizzando materiali organici ed effimeri come batteri, profumi e fiori fritti in tempura, Yi cattura delicatamente le sfumature delle emozioni e delle sensazioni umane.