Wang Luyan e la trasparenza del paradosso

Wang Luyan e la trasparenza del paradosso
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Two-dimensional Transparent Sculpture | Courtesy Beijing Commune

Alla galleria Beijing Commune, Wang Luyan presenta un corpus di opere recenti che ridefinisce la relazione tra spazio, forma e percezione. Le immagini, disegnate a mano su pannelli acrilici trasparenti, appaiono come semplici superfici bidimensionali ma rivelano, attraverso il movimento dello spettatore, paradossi visivi che negano ogni punto di vista stabile. Figura centrale dell’avanguardia cinese degli anni ’80, Wang ha abbracciato presto una radicale solitudine intellettuale, sviluppando un linguaggio fatto di dubbi e contraddizioni. Abbandonando la rappresentazione convenzionale, ha elaborato un’iconografia “paradossale”, spesso centrata su oggetti meccanici che funzionano contro le logiche fisiche. In questa nuova serie, il paradosso non è più narrato, ma esperito: lo spazio stesso diventa medium concettuale. Wang trasforma la trasparenza in un campo di tensione tra bidimensionale e tridimensionale, tra illusione e costruzione, proiettando lo spettatore in una riflessione sospesa tra sapere e assurdo.
Viola Canova - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Hotel Beijing