Il secondo tempio confuciano più grande della Cina si trova a Beijing ed è un paradiso di cultura accademica, calma e contemplazione. Costruito per volontà dell’Imperatore Yuan Dade nel 1306, era il luogo dove si tenevano le cerimonie commemorative per Confucio durante le Dinastie Yuan, Ming e Qing. Attorno al tempio si trova una "foresta" di pietra: 198 tavole posizionate su entrambi i lati del cortile anteriore, con i nomi di più di 51.624 Jinshi, ossia “studiosi avanzati” il grado più alto della Cina imperiale. Collegato al tempio, sorge Guozijian, il Collegio Imperiale dove l'imperatore esponeva i classici confuciani a un pubblico di migliaia di studenti in contemplazione. Un luogo dove appare chiaro il valore che la cultura cinese, sin dai tempi antichi, dava dell’educazione. Ottenere il massimo dei voti negli esami governativi (estremamente rigorosi) è il momento più felice per gli studenti e i loro genitori: uno studente eccellente portava prestigio e onore alla famiglia e a tutti membri del clan. Oltre all’importanza storica, il sito è un complesso architettonico davvero notevole: tra Chengxian e Guozijian Street si trovano gli archi più affascinanti e meglio conservati di Pechino.
Nel monumentale spazio al piano inferiore della galleria, l'artista belga Hans Op de Beeck ha creato una sala dedicata al disegno con 13 grandi acquerelli, nonché una sala di proiezione in cui verrà presentato in anteprima il suo nuovo film d'animazione Vanishing Point.
Omaggio ad una pietra preziosa ed emblematica della cultura cinese: la giada
Simbolo di purezza, bellezza, longevità ed immortalità, la giada è parte integrante dell’estetica cinese sin dalla Preistoria. Una mostra permanente presso il Capital Museum ne ripercorre la storia.
Il grande spettacolo musicale e di danza "Confucio" racconta il viaggio del grande filosofo negli antichi stati cinesi. Nel 497 a.C. Confucio lasciò lo stato di Lu, iniziando il suo viaggio di 14 anni in altri stati per promuovere le sue idee filosofiche.
Miguel Ángel Payano Jr. ha sviluppato un linguaggio artistico unico attorno a quelli che chiama “collage pesanti”, dove elementi scultorei e oggetti già pronti popolano e sporgono da tele che ritraggono abilmente individui e paesaggi.