Una passeggiata tra i Giardini Imperiali: il Parco Beihai
Luogo: Beihai Park
Indirizzo: 1 Wenjin St, Xicheng District
Oggi è uno dei parchi più grandi e importanti della capitale, ma i 70.000 mq di Behiai e il suo splendido lago artificiale, un tempo erano parte della Città Proibita e quindi vissuti esclusivamente dall’imperatore e dalla sua alla corte. Costruito a partire dal 1179 da un membro della Dinastia Jin, questo tesoro verde è stato aperto al pubblico per la prima volta solo nel 1925. Il Lago Settentrionale del parco, costruito artificialmente, copre più di metà dell’area. Al centro si trova l’Isola di Qióng-huá, che nel suo picco misura 32 metri sopra livello del lago. Sulla vetta dell’isolotto è ben visibile la grande stupa bianca, alta ben 40 metri. Il candido monumento è decorato con incisioni che rappresentano il Sole, la Luna e le fiamme, e conserva le reliquie di importanti monaci. Tesori del parco sono il Padiglione dei Cinque Dragoni, costruito sotto la Dinastia Ming con guglie e grondaie a punta che da lontano ricordano proprio un enorme drago e, soprattutto il Muro dei Nove Dragoni. Costruita a metà XVIII secolo, la splendida parete è decorata su entrambi i lati con nove, grandi dragoni, che fluttuano tra le nuvole, realizzati con 424 piastrelle lucide di sette colori e di splendida fattura. Di monumenti di questo tipo, in tutta la Cina, se ne contano solamente tre.
Un viaggio da William Morris a Charles Rennie Mackintosh alla scoperta delle meravigliose decorazioni di tessuti ed oggetti del movimento Arts and Crafts.
Con una fotocamera di grande formato, sviluppando a mano le sue stampe in bianco e nero, Sugimoto esplora in profondità temi e pratiche della fotografia dal XIX secolo in poi.
Tomás Saraceno: l'arte e la scienza si uniscono per immaginare nuovi scenari futuri
Per Tomás Saraceno il regno degli artisti non è il museo o una galleria, ma il mondo stesso. L'artista si interroga sulle possibilità di immaginare un futuro in modo collaborativo, dove prevalgano principi di cura collettiva e speranza.
L'avanguardia della fotografia in Cina negli scatti di Mo Yi
È il primo importante studio museale dell'artista cinese Mo Yi. Flaneur, outsider e fotografo autodidatta. Le immagini di Mo Yi dalle strade di Tianjin sono iconiche per la loro capacità di catturare l'energia e la malinconia del tessuto sociale della Cina nella seconda metà del XX secolo.