Il Palace Museum conserva un dipinto squisito, una ricca profusione di grazia e raffinatezza. Una “lettera di pace della primavera”, che vede protagonisti due personaggi, un anziano e un giovane, vestiti con sofisticati abiti dalle ampie maniche, ritratti nel mezzo di ambiente idilliaco, punteggiato di bambù verde e rocce lacustri, mentre reggono insieme un candido fiore di prugno. Una scena che regala grande pace e gioia. Due persone dai modi raffinati e nobili, non a caso: si tratta infatti dell’Imperatore Yongzheng e del suo quarto figlio, il giovane Hongli. Il futuro Imperatore Qianlong. Oltre all’incredibile atmosfera di pace della scena, un dettaglio attira l'attenzione: l'effetto tridimensionale degli oggetti, delle rocce, dei lineamenti del viso, reso con sfumature di colore. I dettagli delle espressioni e dei lineamenti rendono quest’opera unica, rispetto alla tradizionale tecnica orientale cinese, più vicino invece alla sensibilità europea. Nonostante l’assenza di firma e sigillo, è certo che la mano dietro questo capolavoro sia quella di Lang Shining. Ovvero, Giuseppe Castiglione: missionario gesuita italiano, artista e pittore alla corte dei Qing. Apprezzato a tal punto da essere confermato al servizio di ben tre imperatori, Kangxi, Yongzheng e Qianlong, a cui resterà legato da grande amicizia e reciproca ammirazione. Un dipinto che racchiude la perfetta armonia tra gli uomini, la natura e le culture.
Una produzione originale che unisce arte, spettacolo e musica: traendo ispirazione dai dipinti colorati del calligrafo Dong Yang-Zi, una serie di dipinti sono mostrati sul palco in una combinazione di arte e proiezione multimediale.
Il drago e il giglio: una solida relazione nei secoli
Tra il XVII e il XVIII secolo si gettarono le basi delle fitte relazioni diplomatiche e del proficuo scambio di arte e cultura tra Cina e Francia, che arrivano fino ai giorni nostri. Circa 200 straordinari manufatti provenienti dal Museo del Palazzo e dal Castello di Versailles testimoniano gli scambi tra i due paesi.
Con il titolo L'arte che illumina il futuro, la 24ª Edizione della Fiera si prepara ad ospitare più di 100 gallerie e oltre 500 artisti provenienti da tutto il mondo per fornire una panoramica dello stato dell'arte contemporanea.
La scultura può sopravvivere in un'epoca dominata dalla manifattura e dalla produzione di massa?
Una domanda sfidante a cui Nabuqi prova a dare un risposta in una mostra sperimentale di ricerca che mappa i vari punti di snodo nella carriera di un artista a metà del suo percorso.