Nato in una civiltà della scrittura, l'artista Rachid Koraïchi parla spesso di appartenere interamente alla parola scritta. La sua arte esprime il desiderio profondo di rivelare i segreti più intimi racchiusi nei testi e nelle parole. Questa mostra vuole raccontare questo intreccio, attraverso una raccolta dei suoi lavori più importanti. Un’esposizione che affianca alla dimensione visiva, la lettura di testi di grandi poeti e scrittori mistici come Rûmî, Ibn Arabi, Attar e Rabia Al Adawya che Rachid Koraïchi spesso cita nella sua pratica artistica. Dimostrando i suoi desideri e le sue capacità di narrazione, l'alfabeto della memoria di Koraïchi è ancorato al mondo dei glifi e delle cifre, elementi primari che nutrono la sua fascinazione per la funzione, l'estetica e il significato culturale dei testi. Una linea di pensiero che diviene anche gesto artistico che attinge dalla sua eredità sufi e che riconosce le amputazioni che le persone affrontano a causa delle loro identità e storie passate.
La fotografa Gauri Gill è la curatrice di questa mostra che - riflettendo sulla relazione intrecciata tra città dinamiche, ambiente naturale e inseparabile sacro - presenta dodici artisti e collettivi che lavorano in diversi contesti di spazi urbani, rurali, domestici, comunitari, pubblici e immateriali.
Questa mostra offre nuove prospettive sulla ricerca e sull'esplorazione artistica dei tappeti e presenta anche il tappeto come modello per comprendere l'arte e le storie dell'arte in un senso più ampio.
Si tratta della prima grande rassegna del lavoro di Lala Rukh che riflette su tre decenni di disegno, incisione, fotografia e video, prodotti sullo sfondo dei disordini politici e dei movimenti femministi in Pakistan.
Una notte magica con Rahat Fateh Ali Khan, principe della musica qawwal
Le atmosfere da sogno, la mistica magia della musica qawwali in una serata evento all'Etihad Arena con Rahat Fateh Ali Khan e un misterioso musicista leggendario, che non ha voluto rivelare il suo nome.