L'esposizione presenta il progetto DALY (Dessiner Avec Les Yeux), in cui l'artista utilizza un eye tracker per registrare i movimenti oculari durante l'osservazione delle Ninfee di Claude Monet. Questi dati vengono poi tradotti in disegni su carta e installazioni luminose, offrendo una nuova prospettiva sull'opera di Monet. Paysant, noto per la sua pratica interdisciplinare che unisce arte, scienza e tecnologia, ha collaborato con numerosi laboratori e musei internazionali. In questa mostra, l'artista esplora la percezione visiva e il ruolo dello spettatore, trasformando l'atto del guardare in un processo creativo. Le sue opere, realizzate con tecniche che spaziano dall'artigianato tradizionale alle nuove tecnologie, invitano a riflettere sull'interazione tra osservatore e opera d'arte.
Al Grand Palais di Parigi, dal 24 marzo al 2 agosto 2026, una grande retrospettiva esplora l’ultimo Matisse. Oltre duecento opere raccontano come la malattia e l’immobilità si trasformino in energia creativa. I cut-out diventano la sua rivoluzione silenziosa, capace di ridefinire il rapporto fra colore, forma e spazio.
Una mostra che è un viaggio tra disegni e fanzine che raccontano l’America punk e disillusa. Con il suo segno caustico e ironico, Pettibon smonta miti e icone culturali, trasformando l’arte in pamphlet visivo.
Una grande retrospettiva a Parigi riporta al centro Philip Guston, l’artista che abbandonò l’astrazione per affrontare con ironia e grottesco i traumi politici e sociali degli anni Settanta. I suoi disegni satirici e i dipinti figurativi raccontano il coraggio di trasformare la pittura in strumento di critica e resistenza.
Dal 15 ottobre 2025 al 1 febbraio 2026 la Philharmonie de Paris esplora il legame tra Kandinsky e il linguaggio musicale. Dipinti, acquerelli e documenti dialogano con spartiti e installazioni sonore. Un percorso immersivo rivela come la musica abbia ispirato la nascita dell’astrazione.