Programma: Mar / Mer / Gio / Dom 10 - 18 | Ven / Sab 10 - 20 | Lun chiuso
Biglietti: 17 € | 15 €
Luogo: Petit Palais
Indirizzo: Avenue Winston Churchill
Il Petit Palais di Parigi dedica una grande retrospettiva a Pekka Halonen, uno dei maggiori interpreti della pittura finlandese tra Ottocento e Novecento. Formatosi a Parigi, dove fu allievo di Paul Gauguin, Halonen riuscì a fondere gli stimoli del sintetismo e del giapponismo con il legame profondo verso la natura della sua terra. La mostra propone un percorso che attraversa i paesaggi selvaggi e le stagioni estreme del Nord, mettendo in evidenza la sua fama di “pittore della neve”, capace di rendere la luce e i silenzi dell’inverno finlandese con una sensibilità cromatica unica. Lo studio-residenza di Halonen, Halosenniemi, sulle rive del Lago Tuusula, fu il cuore della sua vita artistica e il luogo in cui elaborò il suo linguaggio pittorico, fatto di semplicità e introspezione. La natura, la vita domestica e i momenti di quiete quotidiana diventano soggetti universali, osservati con un senso di armonia che unisce il realismo nordico alla modernità francese. Prima grande retrospettiva dedicata a Halonen in Francia, l’esposizione evidenzia il suo ruolo di ponte tra la tradizione simbolista e le avanguardie del primo Novecento, offrendo anche una riflessione attuale sul paesaggio e sulla sua trasformazione. Le sue foreste, i laghi e le nevi assumono oggi un valore nuovo, come immagini di un mondo naturale che cambia, ma anche come testimonianza di una sensibilità artistica capace di unire intimità e visione universale.
Una mostra che è un viaggio tra disegni e fanzine che raccontano l’America punk e disillusa. Con il suo segno caustico e ironico, Pettibon smonta miti e icone culturali, trasformando l’arte in pamphlet visivo.
Il Musée d’Orsay presenta Point de départ, mostra dedicata a Bridget Riley che esplora le origini del suo linguaggio visivo. L’influenza di Georges Seurat e la nascita dell’Op Art vengono messe in dialogo attraverso opere e studi preparatori. Un viaggio alle radici di uno stile che ha trasformato la percezione in esperienza attiva.
Sul palco della Défense Arena, la più grande d’Europa, gli Iron Maiden offriranno ancora una volta ciò che meglio li rappresenta: la fusione tra musica, narrazione e immaginario, in un’esperienza che va oltre il concerto e diventa un atto di fedeltà reciproca tra la band e il suo pubblico.
Alla Jeu de Paume, una grande mostra ripercorre la storia delle emozioni attraverso la fotografia. Dal XIX secolo a oggi, un viaggio nel lato invisibile e sensibile dell’immagine.