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La fascinazione del conte Primoli per l'Oriente
#Exhibitions

Uomo erudito e colto, il conte Giuseppe Primoli era un napoleonide e aveva una grande passione per l’arte del Giappone e più in generale del continente asiatico, com’era alla moda tra il XIX e il XX secolo. Il suo salotto era frequentato da letterati ed intellettuali. Nell’arco della sua vita mise insieme una ricca collezione che si può ammirare oggi nella bella esposizione allestita presso il Museo Napoleonico. Documenti, fotografie, libri, oggetti e manufatti di gusto, tema o manifattura orientale tra i quali spiccano quattordici kakemono - rotoli dipinti in carta o stoffa della tradizione giapponese - appartenuti al conte. Si tratta di un nucleo dall’importante valore documentario, oltreché storico artistico, la cui particolarità risiede anche nell’abitudine del collezionista di chiedere ai frequentatori del suo salotto di utilizzare gli spazi non dipinti dei kakemono per firmare e scrivere pensieri, poesie, frasi. Nei kakemono compaiono quindi componimenti autografi, firme e dediche di letterati francesi - tra cui Zola, Claudel, Valery, Loti, Anatole France - di autori e interpreti di opere teatrali o di esponenti delle case reali d’Europa.
Viola Canova - © 2024 ARTE.it per Bulgari Hotel Roma