La fama del Tempio Yufo è legata alle due preziose statue di Buddha, ricavate da blocchi unici di giada bianca, importate dalla Birmania nel XIX secolo: un Buddha seduto in meditazione, alto 1.95 metri e del peso di ben 3 tonnellate; un Buddha Sakyamuni disteso, di circa 1.80 metri (da non confondere con l’analoga statua nel tempio, grande 4 metri e realizzata in marmo, proveniente da Singapore). Nonostante la storia di questo luogo non superi il secolo e mezzo, le due candide e pacifiche sculture hanno assistito a diverse e importanti vicissitudini storiche: la nascita del tempio nel 1882, la sua totale distruzione nel 1911 nel corso della Rivolta di Wuchang e la fine dell’Impero, la ricostruzione nel 1918, la Rivoluzione Culturale e diversi restauri, progettati per mantenere lo splendore degli edifici. In anni recenti, Yufo è stato protagonista perfino un ambizioso trasloco! A conclusione dei lavori iniziati nel 2014, il Padiglione Centrale è stato sollevato e spostato di 30 metri in direzione Nord rispetto alla posizione originale. Nel settembre del 2017, ha avuto luogo la delicata operazione di movimentazione delle 2.000 tonnellate dell’edificio, sollevato con martinetti idraulici e spostato lungo speciali binari, a una velocità di 3 cm al minuto, per evitare di danneggiare le preziose statue all’interno. Un altro tassello nella storia di questo luogo di pace.
Tele nate da sequenze video, con installazioni e archivi: Huang intreccia gesto e montaggio, trasformando le immagini in superfici dense e stratificate nel tempo.
Una mostra traccia il viaggio visivo dell’artista: meteoriti interiori, grotte e appunti di geologia trasformati in poesia. Al pubblico l’invito a riattivare l’immaginazione cosmica.
Stanze d’identità: arte e resistenza oltre i confini
Quattro artistə ridefiniscono spazio e identità tra performance, pittura e installazione, trasformando la galleria in un rifugio estetico e politico di libertà.
Executed with precision and artistry, the holiday programme, from dining to décor and gifts, is a celebration for the senses, inviting guests to gather with those closest to them.