L’America, dove svanisce il tempo

L’America, dove svanisce il tempo
#Art
Ikko Narahara, Where Time Has Vanished, Utah, 1971/1973, Stampa alla gelatina d'argento, 26.6 × 34.3 cm | © Narahara Ikko Archives

Dall’antologia pubblicata negli anni Settanta, nasce la mostra Where Time Has Vanished presentata alla Taka Ishii Gallery Photography / Film: quindici stampe vintage tratte dalla celebre serie realizzata da Ikko Narahara durante i suoi viaggi negli Stati Uniti tra il 1970 e il 1974 e raccolte nel fotolibro omonimo del 1975. Scattate quando Narahara attraversava il Paese, dal porto nebbioso di San Francisco alle ghost town del deserto, queste immagini sono testimonianza di un’ossessione per la dimensione del tempo sospeso, per l’America vista con occhi intimamente orientali, capace di cogliere nella vastità e nell’abbandono spunti per riflettere sull’esistenza e la psiche. Le fotografie, realizzate in bianco e nero con un linguaggio ora frontale, ora poetico-astratto, riproducono le suggestioni avvertite dall’autore: una casa avvolta da rampicanti, un aeroporto dismesso, un paesaggio segnato da una luce inesorabile, in cui i contrasti diventano narrazione visiva. Narahara, formatosi negli anni Cinquanta con VIVO, l’agenzia fondata con Tomatsu e Hosoe, e figlio della stagione d’oro della fotografia giapponese d’autore, trasforma il viaggio in un’indagine esistenziale. In una dichiarazione del 1975 racconta del mistero avvertito di fronte ad una casa americana portando con sé un senso di straniamento e di timore, frutto di uno sguardo capace di leggere l’anima di un luogo remoto. Narahara ha attraversato Europa e Stati Uniti, sollevato dubbi sul rapporto tra memoria e visione, e interrogato le categorie della documentazione e del ritratto ambientale. Il lavoro presentato a Kyobashi si inserisce in un discorso più ampio: il conflitto tra costruzione temporale e natura in movimento, tra presenza umana e vuoto, tra nostalgia e straniamento occidentale. Where Time Has Vanished non è solo una rassegna di fotografie storiche: è un confronto diretto con uno sguardo che attraversa oltre mezzo secolo, restituendo le immagini di un’America lontana eppure intima. A corredo di questa escursione fotografica, il fotolibro verrà ripubblicato nell’estate 2025, offrendo al pubblico una nuova occasione per riscoprire uno dei massimi interpreti contemporanei della narrazione visiva antropologica.
Paolo Mastazza - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Hotel Tokyo