Indirizzo: Jl. Cok Rai Pudak 44, Peliatan, Kecamatan Ubud, Kabupaten Gianyar
La cultura, la tradizione e le leggende balinesi trovano la strada per la loro migliore espressione nell’arte figurativa, in un repertorio immenso che gli artisti locali sono stati capaci di portare nella contemporaneità. Quattro artisti in particolare, che è possibile vedere incredibilmente tutti insieme al Museo Rudana di Ubud, aiutano a scoprire come sia evoluta nell’ultimo secolo l’arte nell’isola. I Gusti Nyoman Lempad è uno degli artisti più famosi. Scultore, architetto e pittore ha costruito palazzi e templi a Ubud, come ad esempio il Tempio Saraswati. Seppure sia venuto in contatto con artisti internazionali, non ha mai abbandonato la propria identità balinese e ha prodotto centinaia di disegni sulla mitologia e sul folklore locali. Uno dei più importanti modernisti indonesiani, Srihadi Soedarsono, ha vissuto in prima persona la transizione dall’arte moderna a quella contemporanea in Indonesia. È famoso per i suoi paesaggi, ottenuti con ampie campiture e le sue ballerine di cui analizza sulla tela lo spirito e i movimenti. Famoso per i suoi ritratti realistici di contadini e di donne in vestiti tradizionali, Dullah è celebre per alcuni importanti dipinti storici raffiguranti le battaglie contro l'esercito olandese. Sunaryo Sutono lavora attraverso una varietà di media: pittura, scultura, incisione, installazione, progetta monumenti, crea scenografie e paesaggi, si occupa di progetti architettonici, oltre a dedicarsi all’insegnamento. Il suo lavoro ha sempre riguardato questioni sociali, ambientali e spirituali come dimostra Wot Batu, installazione su larga scala che ha realizzato a Bandung.
Pura Sada Kapal: il tempio che cambia per la fede e per i secoli
Le vicissitudini legate alla sua distruzione per un terremoto e la sua ricostruzione dovuta alla fede degli abitanti del villaggio in cui si trova, ne fanno un luogo dalla storia e dall’aspetto affascinante e unico.
Quando Michael White, a quel tempo giovane studente di architettura di Sydney salpò per Bali nel 1973, rimase così colpito dall'isola che decise di non tornare più indietro. Made Wijaya, questo il nome che si diede dopo la conversione all'induismo, ha mappato gli edifici storici e i giardini tropocali di Bali, lasciando un patrimonio fotografico di grande valore.
Pigmenti e coloranti naturali nell'artigianato tradizionale balinese
I colori giocano un ruolo vitale nella cultura e nell’identità balinesi: sono simbolici e le loro origini sono sacre. Le arti e i mestieri tradizionali balinesi derivano dall'interconnessione tra l'uomo, le forze della natura e il cosmo, dando vita ad un'unità divina.
Scritto dallo studioso balinese I Made Bandem e dallo storico dell'arte americano Bruce W. Carpenter, questo splendido studio sulle maschere come antica forma d'arte è un libro riccamente illustrato, con oltre 1000 immagini a colori del fotografo Doddy Obenk.