La definizione di Bali "isola degli Dèi" è confermata non solo dal tipo di religiosità che scandisce la vita quotidiana dei suoi abitanti, ma anche dall’innumerevole presenza di templi che ne caratterizzano tutto il territorio. Nascosto nella foresta o in pieno centro, ogni tempio porta con sé una storia, una leggenda o una tradizione che contribuisce al grande puzzle della cultura locale. Ne è un esempio il Tempio Kebo Edan, che svolge un ruolo importante di unificatore delle credenze di Shiva e Bhairawa a Bali. Il nome Kebo Edan, bufalo pazzo, deriva dalla statua di un toro nel cortile del tempio. L’animale è Nandi, guardiano della dimora di Shiva e suo accompagnatore che però in questo caso sembra arrabbiato verso la statua di Shiva Bhairawa che è raffigurata mentre esegue gli insegnamenti di Bhairawa. Ma l’attrazione maggiore del tempio è il monumentale Shiva Bhairawa alto 3.6 metri, una imponente scultura con il volto poco riconoscibile, le gambe avvolte da serpenti, che sembra danzare su un cadavere. Si pensa che questa statua risalga alla metà del XIV secolo d.C. e che rappresenti un'incarnazione di Shiva. Il famoso gigante di Pejeng si trova nel suo padiglione appositamente costruito lungo il lato Sud-Ovest del complesso, adiacente ad un sinuoso albero di frangipani consumato dalle intemperie.
Il copricapo femminile che narra storie e tradizioni
Parte dell’abito cerimoniale, il tradizionale copricapo dorato è un ornamento femminile indossato nei grandi giorni: il matrimonio e il raggiungimento della maggiore età.
Il Monte Batur e la sua storia nel Geopark Batur Museum
Situato a Sud del Monte Batur, il Batur Geopark Museum fornisce informazioni sulla diversità geologica, biologica e culturale dell'area circostante. È stato costruito dopo che la regione della Caldera di Batur è entrata a far parte della rete globale dei Geoparchi dell'UNESCO nel settembre 2012.
Pigmenti e coloranti naturali nell'artigianato tradizionale balinese
I colori giocano un ruolo vitale nella cultura e nell’identità balinesi: sono simbolici e le loro origini sono sacre. Le arti e i mestieri tradizionali balinesi derivano dall'interconnessione tra l'uomo, le forze della natura e il cosmo, dando vita ad un'unità divina.