Culla della cultura e delle arti balinesi, Klungklung fu la sede di uno dei regni più antichi dell'isola e testimone del fiorire di varie forme d'arte, soprattutto sotto il patrocinio della corte reale durante il regno della dinastia Gelgel nel XVI secolo. Emblematico di questo periodo d'oro dello sviluppo artistico dell'isola, è lo stile pittorico tradizionale di Kamasan, che si ritrova solo nell'omonimo villaggio. Ereditato dal regno indù-buddhista di Majapahit, in seguito alla sua espansione a Bali nel XIV secolo dalla vicina Giava, il Kamasan raffigura scene di epopee tradizionali come il Mahabharata e il Ramayana. I dipinti Kamasan sono realizzati con l'impiego di pigmenti naturali, ottenuti da piante e minerali locali. Macinati in una polvere fine, vengono poi mescolati con acqua e colla per creare sfumature uniche di vernice. L'artista principale compone il dipinto abbozzando il disegno su una tela a cui segue l'inchiostratura dei suoi contorni. I coloristi applicano quindi la vernice usando un bastoncino di bamboo.
Uomo e natura in perfetto equilibrio: il sistema del subak
Il suolo fertile e il clima particolarmente umido hanno reso Bali uno dei luoghi più adatti alla produzione del riso. Ma ciò che rende unico il riso balinese è il modo in cui viene coltivato: ripide terrazze alimentate da un sistema di irrigazione ideato nel IX secolo e conosciuto come subak.