Arrivati a Bali è facile perdersi con lo sguardo nel territorio incontaminato, ma si rimane ugualmente affascinati dall’opera dell’uomo che ha piegato ai propri usi la natura, restituendo al paesaggio grazia ed eleganza. C’è tuttavia un altro spazio verde a Bali, meno ampio delle risaie o delle lussureggianti foreste, ugualmente importante, che riesce a parlare di tradizione, estetica e socialità: il telajakan. Il telajakan è il giardino delle case a Bali, una striscia di verde tra il muro di un edificio residenziale e il percorso pedonale. La distanza dal corpo stradale è variabile, dettata dalle regole dell’architettura tradizionale dell’isola e si aggira generalmente sui due metri. Quest’area ha molteplici funzioni come la fornitura di materiali vegetali e floreali per i rituali quotidiani balinesi, la regolazione dell'acqua piovana, e all'occorrenza può essere occupata da venditori ambulanti. Le piante vengono utilizzate come protettori, come colture di copertura (ad esempio gli alberi di cocco), per le cerimonie religiose, per ottenere spezie, anche a scopi medicinali, o semplicemente per la loro funzione estetico-decorativa con fiori di ylang-ylang, frangipane, ibisco e cempaka, una varietà infinita che favorisce la rigenerazione naturale.
Il copricapo femminile che narra storie e tradizioni
Parte dell’abito cerimoniale, il tradizionale copricapo dorato è un ornamento femminile indossato nei grandi giorni: il matrimonio e il raggiungimento della maggiore età.
È una delle danze sacre dell'Isola di Bali, con un significato mistico. La cerimonia ha lo scopo di chiedere salvezza da una catastrofe o da un'epidemia. La Sanghyang Dedari è diversa dalle altre danze balinesi, perché Sanghyang richiede che il corpo del ballerino sia posseduto.